Ciao, sono Massimo Ferro e questo è il mio sito internet personale. Serve soprattutto per presentarmi e far conoscere la mia attività come disc-jockey e, ovviamente, le mie trasmissioni radiofoniche:

Highway 61 e Un Mondo di Musica”  hanno avuto per anni una diffusione prevalentemente diffusione locale, grazie ad alcune emittenti locali alessandrine con cui ho a lungo collaborato in passato, ma da tempo si possono ascoltare ovunque tramite in streaming e  da alcune settimane si sono trasferite definitavamente su ADMR Rock Web Radio e, in replica, su RWMS .
E comunque potrete farvi un'idea di cosa accade di solito nei miei programmi esplorando questo sito. 
Entrambi si occupano, ciascuno a proprio modo, di musica delle radici, ovvero di tutta la musica che trae ispirazione dalla tradizione popolare
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La musica che amo, la stessa che cerco da anni di diffondere attraverso l’etere, è quella che nasce dal cuore della gente, che parla di emozioni e sentimenti veri, racconta storie in cui ciascuno può ritrovarsi e confrontarsi, e spesso è semplicemente il frutto della passione, i sacrifici, la gioia o le sofferenze di coloro da cui nasce. Anche per questo il mio interesse è rivolto principalmente agli artisti, i gruppi e le etichette indipendenti, quelli che in genere operano ai margini del mercato discografico, che non frequentano le classifiche di vendita e di cui i grandi quotidiani o i telegiornali nazionali si disinteressano completamente, o quasi. Perciò questo sito vuole anche essere, senza alcuna presunzione di completezza, una sorta di finestra su un mondo artistico che comunque vive e prospera grazie all’impegno di chi fa musica, di quanti si sforzano di promuoverla e naturalmente tutti coloro che ascoltandola ne permettono la sopravvivenza….



Biografia

E ' da quasi trent' anni che opero in vari modi  in ambito musicale: ho a lungo collaborato, con articoli, interviste e soprattutto recensioni, con diverse riviste specializzate (“Hi, Folks!”,Folk Bulletin”, “Il Blues”, “Aliens”, “BRUM”, "Il Buscadero") e con varie pubblicazioni di carattere locale (“La Voce”, “Cronaca Sport” “Il Piccolo”, “La Stampa”, ecc.) ed da un paio di mesi ho iniziato una proficua collaborazione con il webmagazine "Blogfoolk”.
La mia principale attività resta però quella radiofonica che, iniziata nell’ormai lontano 1976, non si è praticamente mai interrotta e mi ha portato a collaborare con le più importanti emittenti della mia città, e da circa un anno mi ha visto infine approdare su ADMR Rock Web Radio.
Qui curo in particolare due programmi specializzati: uno di questi è intitolato “Highway 61” e si occupa unicamente di American folk & roots music (country, folk, blues, rock’n’roll, cajun, tex-mex,  ecc.) ed è frutto del profondo rapporto di amicizia e collaborazione che da anni mi lega ad un influente ed importante DJ texano, Eddie Russell; l’altro si chiama “Folk Beat" e ogni settimana ospita al telefono un protagonista della scena musicale indipendente e delle radici.
Per anni inoltre sono stato il corrispondente estero dei Tre Martelli (forse la più nota e longeva formazione piemontese di musica tradizionale) per i quali ho organizzato la prima tournèe inglese, nel 1986, con partecipazioni agli importanti festival folk di Pontardawe e Broadstairs.
A lungo mi sono occupato della presentazione e allestimento di concerti ed altri spettacoli dal vivo di folk, roots e world music, nella provincia di Alessandria, collaborando in passato attivamente con l’Assessorato alla Cultura del Comune e dedicandomi successivamente al coordinamento artistico del  Mag Mell (un pub irlandese ove si sono esibiti, fra gli altri, Jono Manson, Wickham Porteus, Scott LaurentPaolo Bonfanti, gli Embryo, i Calenning, Victor Mecyssne, Willard Grant Conspiracy, Beppe Gambetta, Dan Crary) e soprattutto della rassegna “Etnomosaico”, che per dieci anni si svolta a Cassine.
Tra gli altri artisti di caratura internazionale che ho avuto la fortuna e l’onore di introdurre al pubblico della mia provincia nel corso della mia attività come presentatore, vorrei ricordare ancora i Mara!, R.C. Banks, i Dervish, i Birkin Tree, Ethan James, l’Ensemble Del Doppio Bordone, le Poozies, John Renbourn, Riccardo Tesi/John Kirkpatrick/Marc Perrone, Flaco Biondini, Peter Finger, Jack Hardy, Sammy Walker, Mike Cooper, Eugenio Bennato, gli Ossian, E.Zezi/Gruppo Operaio di Pomigliano D’Arco, Finardi/Di Giacomo/Poeta, Sally Barker, la Kocani Orkestar, i Capercaillie, Giovanna Marini, Jaune Tojours, Taj Mahal e molti altri ancora.
Durante la mia lunga attività radiofonica ho avuto anche la possibilità di incontrare ed intervistare alcuni dei più noti protagonisti della scena musicale italiana fra i quali Francesco Guccini, Lucio Dalla, Napoli Centrale, Giorgio Gaslini, Paolo Conte, Claudio Lolli, il Perigeo, Rino Gaetano, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Ivan Graziani, Alice, Edoardo De Angelis, Luigi Grechi, Gabriele Mirabassi, Cristiano De Andrè, Cristina Zavalloni, Fabio Concato, Gianmaria Testa, Eugenio Finardi, Francesco Di Giacomo, i New Trolls e tanti altri, fra i quali, persino Elio E Le Storie Tese e i Pooh (!!!).
Nell’estate del 2001 sono stato chiamato per la prima volta a far parte della giuria del “Folk Contest” della rassegna musicale “Folkermesse”, ed alla fine dello stesso anno sono stato invitato - in qualità di ospite, accanto ad insigni personalità come Massimo Bubola, Carlo Feltrinelli, Peter Case, Claudio Trotta, Ezio De Gradi, ecc. - a  contribuire all’annuale referendum de “Il Buscadero” per scegliere il disco dell’anno.
Nel 2002  sono  entrato a far parte, fra i pochissimi rappresentanti europei (e l'unico italiano), della lista di disc-jockeys che partecipano alla stesura della FAR (Freeform American Roots) Chart, curata dalla rivista statunitense 3rd Coast Music. In seguito ho iniziato a contribuire regolarmente alla compilazione dell’European Indipendent Charts (a cura dell’European Media Service), della EuroAmericana Chart e delle classifiche di Roots Music Report (ancora una volta, in particolare negli ultimi due casi, primo italiano a farne parte).Ma soprattutto sono diventanto membro del Rainbow Smoke Network, una sorta di consorzio di operatori radiofonici europei ed americani che si preoccupano di promuovere la musica prodotta da artisti, gruppi, etichette e compagnie discografiche indipendenti.
E ancora, nel 2004, ho contributo per la prima volta, insieme a circa altri cinquanta operatori del settore,  al "Premio Città Di Loano" che da allora premia annualmente il migliore album italiano nell'ambito della musica delle radici e che è giunto alla sua quattordicesima edizione.

Dal 2009 sono stato chiamato anche a far parte della giuria del “Premio Teresa Viarengo”, assegnato alle figure femminili che si sono distinte nell’ambito della musica di tradizione ma soprattutto nel 2007 ho avuto l'onore di essere ammesso a far parte del prestigioso Club Tenco, considerato la più ampia e rappresentativa giuria di giornalisti esistente in Italia in campo musicale, e di votare per il conferimento delle Targhe Tenco, ovvero i premi da oltre tre decenni vengono assegnati ai migliori dischi italiani di canzone d'autore della stagione.
Mi permetto ancora di aggiungere, fra le mie maggiori
soddisfazioni personali e professionali, quella di essere stato intervistato dalla prestigiosa rivista americana "No Depression", nell'ottobre del 2017 .
E infine, nel dicembre del 2019, aver ricevuto il Premio alla Critica durante l'edizione di quell'anno della manifestazione "Acousticology").






"Le canzoni di un popolo sono la vita;
  l'intera vita di un un popolo è ispirata dalle
canzoni..." (Komitas)