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Ciao, sono Massimo Ferro e questo
è il mio sito internet personale. Serve soprattutto per presentarmi
e far conoscere la mia attività come disc-jockey e, ovviamente,
le mie trasmissioni radiofoniche:
“Highway 61” e “Un Mondo di Musica” hanno
avuto per anni un diffusione
prevalentemente diffusione locale, grazie a
Radio Voce
Spazio,
ma oggi si possono ascoltare ovunque poichè dalle prime settimane del
2018 si sono trasferite definitavamente trasferite in rete dove sono
disponibile in streaming su RVS Web (una filiazione diretta dell'emittente FM alessandrina) e su RWMS che potete trovare sul sito di
World Music Sounds...
E comunque potrete farvi un'idea di cosa accade di solito nei
miei programmi esplorando
questo sito. Entrambi si occupano, ciascuno a proprio modo, di musica delle radici, ovvero
di tutta la musica che trae ispirazione dalla tradizione popolare....
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Massimo Ferro
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La musica che amo, la stessa che cerco
da anni di diffondere attraverso l’etere, è quella che nasce dal cuore
della gente, che parla di emozioni e sentimenti veri, racconta storie
in cui ciascuno può ritrovarsi e confrontarsi, e spesso è
semplicemente il frutto della passione, i sacrifici, la gioia o le
sofferenze di coloro da cui nasce. Anche per questo il mio interesse è
rivolto principalmente agli artisti, i gruppi e le etichette
indipendenti, quelli che in genere operano ai margini del mercato
discografico, che non frequentano le classifiche di vendita e di cui i
grandi quotidiani o i telegiornali nazionali si disinteressano
completamente, o quasi. Perciò questo sito vuole anche essere, senza
alcuna presunzione di completezza, una sorta di finestra su un mondo
artistico che comunque vive e prospera grazie all’impegno di chi fa
musica, di quanti si sforzano di promuoverla e naturalmente tutti
coloro che ascoltandola ne permettono la sopravvivenza….
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Biografia
E
' da quasi trent' anni che opero in vari modi in ambito
musicale: ho a
lungo collaborato, con articoli, interviste e soprattutto
recensioni, con diverse riviste specializzate (“Hi,
Folks!”, “Folk Bulletin”, “Il Blues”, “Aliens”,
“BRUM”, "Il Buscadero") e con varie pubblicazioni di
carattere locale (“La Voce”, “Cronaca Sport” “Il Piccolo”, “La
Stampa”, ecc.) ed anche adesso, sebbene più sporadicamente scrivo
per lo stesso “Folk Bulletin”.
La mia principale attività
resta però quella radiofonica che, iniziata nell’ormai lontano
1976, non si è praticamente mai interrotta e mi ha portato a
collaborare con le più importanti emittenti della mia città,
Alessandria, ultima delle
quali, in ordine di tempo, è Radio Voce Spazio.
Qui curo in
particolare due programmi specializzati: uno di questi è
intitolato “Highway 61” e si occupa unicamente di American
folk & roots music (country, folk, blues, rock’n’roll, cajun,
tex-mex, ecc.) ed è frutto del profondo rapporto di amicizia e
collaborazione che da anni mi lega ad un influente ed importante
DJ texano, Eddie Russell; l’altro si chiama “Un Mondo Di
Musica e rappresenta il mio veicolo personale per proporre una
più ampia selezione di folk, roots e world music provenienti da
ogni angolo del pianeta.
Per anni inoltre sono stato il
corrispondente estero dei Tre Martelli (forse la più nota e
longeva formazione piemontese di musica tradizionale) per i quali
ho organizzato la prima tournèe inglese, nel 1986, con
partecipazioni agli importanti festival folk di Pontardawe
e Broadstairs.
A lungo mi sono occupato della presentazione e allestimento di concerti
ed altri spettacoli dal vivo di folk, roots e world music, nella
provincia di Alessandria, collaborando in passato attivamente con l’Assessorato alla Cultura del
Comune e dedicandomi successivamente al coordinamento
artistico del Mag Mell (un pub irlandese ove si sono
esibiti, fra gli altri, Jono Manson, Wickham
Porteus, Scott Laurent, Paolo Bonfanti, gli
Embryo, i Calenning, Victor Mecyssne, Willard
Grant Conspiracy, Beppe Gambetta, Dan Crary) e
soprattutto della rassegna “Etnomosaico”, che per dieci anni si svolta a Cassine.
Tra gli altri artisti di caratura
internazionale che ho avuto la fortuna e l’onore di introdurre al
pubblico della mia provincia nel corso della mia attività come
presentatore, vorrei ricordare ancora i Mara!, R.C.
Banks, i Dervish, i Birkin Tree, Ethan James, l’Ensemble
Del Doppio Bordone, le Poozies, John Renbourn,
Riccardo Tesi/John Kirkpatrick/Marc Perrone, Flaco Biondini, Peter
Finger, Jack Hardy, Sammy Walker, Mike Cooper, Eugenio Bennato, gli Ossian,
E.Zezi/Gruppo Operaio di Pomigliano D’Arco, Finardi/Di
Giacomo/Poeta, Sally Barker, la Kocani Orkestar, i Capercaillie,
Giovanna Marini, Jaune Tojours, Taj Mahal e molti altri ancora.
Durante la mia lunga attività radiofonica ho avuto anche la possibilità
di incontrare ed intervistare alcuni dei più noti protagonisti della
scena musicale italiana fra i quali Francesco Guccini, Lucio Dalla, Napoli Centrale, Giorgio Gaslini, Paolo Conte, Claudio Lolli, il Perigeo, Rino Gaetano, Roberto Vecchioni, Antonello Venditti, Ivan Graziani, Alice, Edoardo De Angelis, Luigi Grechi, Cristiano De Andrè, Fabio Concato, Gianmaria Testa, Eugenio Finardi, Francesco Di Giacomo, i New Trolls e persino i Pooh (!!!),
Nell’estate del 2001 sono stato chiamato per la prima volta a far
parte della giuria del “Folk Contest” della rassegna
musicale “Folkermesse”, ed alla fine dello stesso anno sono
stato invitato - in qualità di ospite, accanto ad insigni
personalità come Massimo Bubola, Carlo Feltrinelli, Peter Case,
Claudio Trotta, Ezio De Gradi, ecc. - a contribuire all’annuale
referendum de “Il Buscadero” per scegliere il disco
dell’anno.

Nel 2002 sono entrato a far parte, fra i pochissimi
rappresentanti europei (e l'unico italiano), della lista di disc-jockeys che
partecipano alla stesura della FAR (Freeform American Roots)
Chart, curata dalla rivista statunitense 3rd Coast Music.
In seguito ho iniziato a contribuire regolarmente
alla compilazione dell’European Indipendent Charts (a cura
dell’European Media Service), della EuroAmericana Chart e delle classifiche di
Roots Music Report.
Ma soprattutto sono diventato membro del Rainbow Smoke Network, una sorta di consorzio di
operatori radiofonici europei ed americani che si preoccupano di
promuovere la musica prodotta da artisti, gruppi, etichette e
compagnie discografiche indipendenti.
E ancora, nel 2004, ho contribuito per la prima volta,
insieme ad altri cinquanta operatori del settore, al "Premio
Città di Loano" che da allora premia annualmente il migliore
album italiano nell'ambito della musica delle radici e che è giunto alla sua
decima edizione.
Dal 2009 sono stato chiamato
anche a far parte della giuria del “Premio Teresa Viarengo”,
assegnato alle figure femminili che si sono distinte nell’ambito
della musica di tradizione ma soprattutto nel 2007 ho avuto
l'onore di essere ammesso a far parte del prestigioso Club
Tenco, considerato la più ampia e rappresentativa giuria di
giornalisti esistente in Italia in campo musicale, e di votare per
il conferimento delle Targhe Tenco, ovvero i premi da oltre
tre decenni vengono assegnati ai migliori dischi italiani di
canzone d'autore della stagione.
P.S.: nell'ottobre del 2017 ho avuto una delle mie più grandi soddisfazioni personali e professionali:
vernire intervistato dalla prestigiosa rivista americana "No Depression". Il resconto di quella lunga intervista è interamente disponibile a questo link.
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"Le
canzoni di un popolo sono la vita;
l'intera vita di un un popolo è ispirata dalle
canzoni..." (Komitas)

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